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L'idea
non è nata con un interesse strettamente alpinistico, ma con la voglia e
l'esigenza di creare un gruppo di appassionati ed interessati alla
problematica della montagna in tutto il suo insieme. Lo
scopo prioritario della nuova sezione venne subito messo a fuoco ed in
sintonia alle esigenze di allora si decise che era importante costruire un
rifugio alpino nella zona di Claut perché fosse un punto di appoggio per
una zona estremamente poco
conosciuta. Dopo
la scelta dell'ubicazione (erano candidate la Val di Gere e la Val
Settimana) si iniziarono le lunghe pratiche burocratiche per richiedere i
contributi necessari, fu affidato l'incarico per il progetto ed una volta
approvato ed avute le necessarie autorizzazioni si iniziarono i lavori. La costruzione, dopo non poche difficoltà ed intoppi, si protrasse fino nel 1976 quando in quell'estate per la prima volta il rifugio fu aperto ad alpinisti, escursionisti e gitanti. In
questo periodo di tempo la sezione organizzò la festa della Madonna della
Fonte utilizzando il rifugio ancora in fase di costruzione. Terminata
quest'opera (che comunque
fu ed è un grosso impegno per la
sezione, richiedendo sempre una parte delle energie per affrontare e risolvere
problemi vecchi e nuovi) iniziò
un periodo dedicato alla vita sociale; si organizzarono gite, incontri
e manifestazioni coinvolgendo i soci,
per aumentarne la consistenza, per far sviluppare la conoscenza e la
passione per la montagna nei giovani che stavano crescendo. In
questo periodo, alla fine degli anni settanta, iniziò il periodo più
propriamente alpinistico a seguito delle scelte operate e dall'esigenza di
un nuovo gruppo di giovani (allora) all'interno della sezione, che
promosse ed iniziò un'intensa attività di esplorazione con apertura di
nuove vie, ripetizioni di altre per la conoscenza del territorio dell'Alta
Valcellina. |
©BressaFrancesco2005 |